Serratula tinctoria L. subsp. tinctoria
Sinonimi: Serratula tincoria L. var. pinnata Kit.
Nomi comuni: Serratula dei tintori, Ceretta comune
Nomi regionali:
Famiglia: Asteraceae/Compositae
Habitus e forma di crescita: erbaceo perenne
Forma biologica: emicriptofita scaposa
Descrizione
Dimensioni: 10-40 cm
Radice: secondarie da rizoma
Fusto ipogeo: rizoma
Fusto epigeo: eretto, angoloso, ramoso in alto e ispido, ma successivamente glabrescente.
Foglie: solitamente intere lanceolate (lamina formata dal solo segmento apicale) raramente divise con 1-3 segmenti brevi molto minori dell'apicale; seghettate; le superiori lunghe quanto l’internodo.
Infiorescenza: corimbo ampio di 5-30 capolini, involucro ± ovoidale di 4-7 mm, formato da 4-5 serie di squame da verde a purpureo, le inferiori ovate e brevemente mucronate.
Fiori: tutti tubulosi, roseo-vinosi di 9-10 mm
Frutto: achenio con pappo di peli allungati (4-5 mm)
Distribuzione
Distribuzione regionale: su tutto il territorio regionale
Distribuzione altitudinale (metri s.l.m.): 0-1600
Geoelemento: eurosiberiano
Ambiente caratteristico: prati umidi
Fioritura: da luglio a ottobre
Note vegetazionali
Pianta basifila e calcifila, che si distribuisce dal piano planiziale a quello montano nei prati umidi, torbiere, cespuglieti e boschi termofili.
Note generali
Confusione con Serratula tinctoria subsp. macrocephala, presente nei prati, pascoli e megaforbieti dal piano montano a quello alpino; si distingue per l'involucro del capolino e il fiore di dimensioni maggiori e le foglie quasi sempre pennatosette (4-8 elementi per lato). Il nome del genere deriva dal latino “serra” (sega) in considerazione delle foglie a margine seghettato.
Altro
Informazioni sulla famiglia dall'NCBI Taxonomy Browser e bibliografiche dall'International Plant Name Index; immagini dalla galleria fotografica del Dipartimento di Biologia dell'università di Trieste.