Erbario virtuale in "fieri"
L'erbario è iniziato quando allITAS di Gradisca (GO) è stato chiesto alla studentessa Elisa De Belli di fare un piccolo erbario di 20-30 piante e fiori. Maria Irene Bellavite, madre di Elisa, insegnante di Lettere in una scuola Media, ma appassionata fin da piccola di botanica, si è entusiasmata, quanto, e forse di più, della figlia, anche perché aveva già tante "piantine seccate al modo giusto".
Il presente lavoro in HTML non è costruito col massimo delle tecnologie, però è abbastanza utile a livello didattito. Si precisa che è stata data la massima attenzione alla determinazione del genere e della specie di ogni pianta trovata; in un campo così vasto e complesso, però, sono possibili tanti errori, ma anche confronti ed eventuali correzioni od aggiornamenti, sempre ben accetti.
Per la nomenclatura si fa riferimento principale - vedi bibliografia - a Flora Alpina Zanichelli (FAZ), salvo per le piante non considerate nel testo e/o rinvenute prima dell'edizione dello stesso (Carsiana per la flora del Carso, Burnie per la flora mediterranea, Simonetti per la flora di pianura e città).
Per ambienti, fitosociologia ed ecologia ci si è basati su un confronto fra il suddetto testo e la dispensa del corso di Fitogeografia e Fitosogiologia Università Udine, parte speciale del dott. V. Casolo (a.a. 2004/05), cui sono state aggiunte particolari differenziazioni sia per quanto riguarda l'ambiente carsico che sinantropico suggerite dagli studi di Poldini.
Le quattro icone principali (montagna/collina, carso/costa alta, pianura/palude/costa bassa, città) si riferiscono comunque al luogo approssimativo (altitudine, ambiente) dove le piante sono state effettivamentre rinvenute e quindi, soprattutto, in luoghi vicini a Monfalcone dove vivono le "raccoglitrici" (Carso monfalconese, triestino e sloveno-croato, la pianura basso-isontina, le Alpi Carniche e Giulie).
Le immagini con estensione .Jpg sono di Maria Irene Bellavite ed Elisa De Belli, tranne la foto dell'Helleborus niger e della Primula Halleri nelle inquadrature di ambiente (importanti per l'identificazione) che sono di Stefano Franceschetti e della Drosera rotundifolia di Catharina Spath.
I disegni della pagina d'inizio sono tratti da Fiori e piante medicinali, il medico dei popoli (1931), Casa Sociale Editrice - Pinerolo. Torino
BIBLIOGRAFIA
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