Sinonimi:

Nomi comuni: Croco di Welden, Zafferano di Welden

Nomi regionali:

Famiglia: Iridaceae

Habitus e forma di crescita: erbaceo perenne

Forma biologica: geofita bulbosa

Descrizione

Dimensioni: 10-20 cm

Radice: fascicolata dal bulbo

Fusto ipogeo: bulbo sub-sferico (1-2 cm); tuniche scure, le basali sfibrate ad anelli

Fusto epigeo: scapo fiorale

Foglie: quelle inferiori ridotte a guaine biancastre, le altre 2-3 lineari superanti i fiori, lamina larga 1-2 mm

Infiorescenza: 2 fiori per bulbo ad antesi scalare

Fiori: perigonio con tubo biancastro di 3-6 cm, tepali esterni con colorazione violetta non limitata alle nervature; stami con antera doppia del filamento (glabro); stimma diviso in 3 lobi

Frutto: capsula

Distribuzione

Distribuzione regionale: localizzata nel Carso triestino occidentale

Distribuzione altitudinale (metri s.l.m.): 0-500

Geoelemento: illirico

Ambiente caratteristico: prati magri

Fioritura: da gennaio a marzo

Note vegetazionali

Pianta balcanica rara, localizzata in Italia nei soli siti regionali. Raramente apofitica, si ritrova nei prati e pascoli aridi e calcarei.

Note generali

Caratteristica tipica è il fiore doppio. Possibile confusione con Crocus biflorus, assente in Regione, ma diffuso in tutto il resto d'Italia; tuttavia, quest'ultimo, presenta fauce gialla, le venature dei tepali esterni nettamente marcate di viola e i filamenti degli stami pelosi.

Altro

Informazioni sulla famiglia dall'NCBI Taxonomy Browser e bibliografiche dall'International Plant Name Index; immagini dalla galleria fotografica del Dipartimento di Biologia dell'università di Trieste.