Salix alba L. var. alba
Sinonimi: Salix alba subsp. alba (FE, Pign)
Nomi comuni: Salice comune, Salice bianco
Nomi regionali: Molèc, Salgâr, Vencjâr
Famiglia: Salicaceae
Habitus e forma di crescita: arboreo a foglie caduche
Forma biologica: fanerofita arborea
Descrizione
Dimensioni: 3-20 (30) m
Radice:
Fusto ipogeo:
Fusto epigeo: diritto, con corteccia grigio scura, profondamente fessurata longitudinalmente e reticolata; rami diretti sia verso l’alto che in fuori, di colore bianco argenteo quelli dell’anno, successivamente verde oliva.
Foglie: semplici e con breve picciolo, lanceolato-lineari (1-2,5 x 5-15 cm), finemente seghettate e ghiandolose; sopra verde-grigiastre, sotto biancastre, pubescenti e sericee; inserzione alterna o sparsa. Chioma irregolarmente divisa, allargata in alto.
Infiorescenza: pianta dioica; infiorescenze ad amento; la maschile peduncolata fogliosa di 4-6 cm, eretta e densa; la femminile simile.
Fiori: provvisti di una brattea ovale e ciliata (verde-giallastra); maschili con 2 stami (antere gialle), filamenti pelosi alla base e 2 nettari; femminili con un nettario ed un ovario supero uniloculare con 2 stigmi su un unico stilo.
Frutto: infruttescenze a capsule glabre, in amenti; i semi sono cotonosi.
Distribuzione
Distribuzione regionale: su tutto il territorio regionale.
Distribuzione altitudinale (metri s.l.m.): 0-1200
Geoelemento: paleotemperato
Ambiente caratteristico: boschi riparali
Fioritura: da febbraio a aprile
Note vegetazionali
Specie amante di terreni fertili, profondi e soggetti a periodica immersione.
Note generali
Pianta coltivata per i vimini e le pertiche; il legno, prevalentemente impiegato nell’industria cartaria, è utilizzato anche per la produzione di oggetti minuti (sculture, zoccoli, ecc.). Attualmente, come pianta ornamentale, è largamente coltivata la varietà Salix alba f. tristis Rehd., dal portamento “piangente”. E' in grado di ibridarsi frequentemente con il S. fragilis e più raramente con altre specie di Salici.
Altro
Informazioni sulla famiglia dall'NCBI Taxonomy Browser e bibliografiche dall'International Plant Name Index; immagini dalla galleria fotografica del Dipartimento di Biologia dell'università di Trieste.
